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giovedì 27 settembre 2012

tuttogratis


Il TUTTOGRATIS nel rione sanità non è una attività economica. E’ l’antitesi del commercio classico e globalizzato. Il progetto nasce come alternativa alle forme di speculazioni e di sperequazione attraverso una rieducazione al baratto e alle forme di scambio sociale. Il NEGOZIO DELLA RECIPROCITA' è il baratto o il barattare classico di un tempo escludendo la moneta. Nasce così il progetto che integra il vivere con meno quando e se serve.

Il TUTTOGRATIS stempera la normale attività economica, la svuota della suo fine ultimo, per comprendere che, come dice un proverbio indiano, i soldi non si mangiano. Il nostro obiettivo non è andare contro i commercianti o i piccoli artigiani, il nostro scopo è quello di creare una nuova forma (che poi è vecchia), di comunicazione che serve a far comprendere che la reciprocità è una virtù che ci aiuta a superare anche le nostre paure. Ecco perché la RETE del RIONE SANITA’, attraverso il progetto del blog rione sanità, sostiene fortemente la proposta di aprire una “casa della reciprocità”.

Partendo da questa semplice esperienza, in un locale possibilmente grande in una delle vie del rione, si può accogliere tutto quello che di vecchio o di superfluo: televisioni, libri, vestiti, elettrodomestici. Queste stesse cose possono essere riusate e date a chi ne fa richiesta. Quello che ci interessa è il riuso, creare una forma di scambio sociale che comprenda l’importanza di riciclare, del rimettere nel circuito della non vendita e della non inutilità. Questo l’aspetto più importante in una epoca dove il consumo sta devastando la nostra terra, dove i materiali naturali si logorano nell’indifferenza e nella superficialità. Rimettere nel circuito del virtuoso una collana, un giocattolo, un cassapanca, un computer un cellulare, una cassapanca ecc. Finalità intrinseca è la capacità di riciclare, di non inquinare, di stabilire un rapporto con le cose e con gli uomini più eguale e duraturo. Il 
NEGOZIO DELLA RECIPROCITA' comprende la voglia di non sprecare, di non inquinare, di non devastare inutilmente.

Il TUTTOGRATIS è forma di partecipazione diretta, la partecipazione che fa nascere un nuovo modo di pensare al consumo, al commercio, alla realtà che ci circonda e che può diventare altra. IL TUTTOGRATIS non è un rigattiere, il 
NEGOZIO DELLA RECIPROCITA' non vende. Il progetto nasce per sensibilizzare l’opinione pubblica a non sprecare; se qualcosa è ancora buona e si può ancora utilizzare, come un ferro da stiro, una un paio di guanti, una televisione ecc.. 

last minute market


La rete sanità, insieme al blog del rione, promuove una nuova iniziativa per il quartiere: il Tuttogratis (forma di scambio e di baratto), e il last minute market alimentare. Per rispondere ai numerosi bisogni in virtù delle crescenti difficoltà economiche della gente. Per ora il tuttogratis vuole essere un mezzo di “trasporto” tra cittadini e cittadini, per un riuso nel concetto di reciprocità e di risparmio, contro lo spreco e il crescente inquinamento. 

In attesa di un vero e proprio negozio destinato alla “vendita” solidale al dettaglio, per ora ci dedichiamo prevalentemente al last minute market: cibo, bevande e quant’altro in attesa di scadenza e pronte per essere consumate e smaltite. Una iniziativa che vede beneficiari le mense per i poveri e le famiglie più disagiate. In occasione dell’evento Carovana Missionaria della Pace (a Napoli dal 25 al 30 settembre), il 29 di questo mese sarà presentato dettagliatamente il progetto nel quartiere Sanità

il nostro quotidiano


L’associazione TuttoGratiSanità non è un’associazione, ma un modo di pensare diverso, un’attività commerciale che non commercia, una organizzazione non lucrativa rivolta prevalentemente all’ambiente e allo spreco. Presupposto fondamentale è quello di vivere con meno. Tra il dire e il fare c’è in mezzo il mare, anche se proveremo a nuotare controcorrente risparmiando, non consumando, riciclando, riusando, non comprando il dipiù.  

Il tuttogratis organizza il last minute market: trasporta alimenti, porta cibo buono, che altrimenti andrebbe in discarica, a chi ne ha bisogno, ai più poveri, ai senza fissa dimora. Lo porta gratuitamente sostenendosi con le donazioni, il 5 per mille, e “la carità pelosa di donna Prassede” (cit.). Il tuttogratis vive con meno perché non vuole guadagnare, non vuole essere una multinazionale, non vuole gli sponsor delle banche, non vuole arricchirsi indiscriminatamente e togliendo il meno alla povera gente.

Il TuttoGratis baratta, rimette un oggetto, una frutta, uno yogurt, un formaggio, al posto suo, lo riconverte psicologicamente, lo lavora senza stancarsi, senza manipolarlo, senza sprecarlo. Il cibo che sta per scadere, soprattutto il cibo secco, è buono, buonissimo, può essere mangiato tranquillamente, così facendo si riducono i rifiuti, si aiutano i poveri, le mense, si riduce l’inquinamento. Un miliardo di dollari di cibo buttato ogni giorno.



Vivere con meno è la nostra missione, conservare per usare ancora, non strafare: non sprecare energia, acqua, terra: quest’ultima vive con noi e per noi, se la sfruttiamo la distruggiamo, se viviamo con essa in equilibro l’equilibrio entra dentro di noi, un  equilibrio virtuoso, un circolo economico che aiuta tutti, senza discriminazione di sesso, di "razza" e soprattutto di ideologia. 

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